E’ finita l’epoca del modem obbligatorio in bolletta. Ne avevo già parlato mesi fa nell’articolo Delibera “Modem libero”, cosa cambierà per chi già lo paga? annunciando gli esisti di quella che è stata definita da molti la norma sul modem libero.
Da gennaio 2019 quindi gli operatori telefonici (Tim, Vodafone, Wind/Tre, Tiscali, Fastweb…) non potranno più pretendere il pagamento del modem in bolletta. Cos’è il modem in bolletta? Semplice, il modem è quell’apparecchio elettronico che ci permette di accedere alla rete internet. Ogni gestore aveva il suo, con un bel marchio impresso sopra in bella vista nella nostra casa o nel nostro ufficio. E non solo: pagavamo anche un extra per averlo lì! Infatti se prendi una qualsiasi fattura, potrai notare tra i costi uno recante il noleggio (o comodato) del modem (tendenzialmente dai 2 ai 4 euro mensili).
se hai già un contratto con modem in bolletta
Il tuo gestore dovrà:
1) proporti la variazione senza costi e oneri della tua offerta in una equivalente offerta che preveda la fornitura del modem a titolo gratuito; o che non ne vincoli l’utilizzo attraverso l’imputazione di costi del bene (o dei servizi correlati al terminale) nella fatturazione;
2) In alternativa, consentirti di recedere dal contratto senza penali (o qualsiasi altro onere) diversi dalla mera restituzione del modem.
Se ciò non avverrà avrai diritto alla restituzione di quanto pagato, oltre agli eventuali danni subiti.
se vuoi attivare un nuovo contratto?
In nessun caso l’operatore potrà obbligarti a pagare un extra (per il modem) sull’offerta del servizio di fornitura. Il gestore, in teoria, dovrà fornirti solo ed esclusivamente l’accesso alla rete fino alla presa principale della casa. Da quella presa in poi sarai libero di fare come vuoi. Potrai collegare qualsiasi modem (ovviamente tecnologicamente adeguato) che il mercato ti offre e il gestore dovrà fornirti tutte le informazioni necessarie per configurarlo.
La maggior parte degli operatori, sui propri siti web, si sono già adeguati ed hanno reso disponibili le indicazioni tecniche. Qui alcune: TIM, Tiscali, Fastweb, Wind/Infostrada. Vodafone invece ad oggi dichiara che “sta ancora provvedendo ad adeguare la propria infrastruttura di rete al fine di consentire l’accesso ad Internet con modem scelti dal cliente e compatibili con la rete di Vodafone”.
conclusioni
Personalmente uso il modem proprietario già da 10 anni. Ma mi rendo conto che non sempre è facile districarsi nel mercato tecnologico. Capire quale modem è quello giusto per noi e per le nostre esigenze, senza un minimo di conoscenze o supporto, è difficile. E nemmeno è semplice orientarsi tra i dati tecnici che l’operatore fornisce da inserire nel nostro apparato. Il tutto nel caso tu voglia fare una configurazione manuale.
Ultimamente ho dovuto cambiare uno dei miei modem e con piacere ho notato che era già prevista sullo stesso, non solo una procedura automatizzata di installazione, ma anche la possibilità di scegliere, tra tanti, il nostro gestore telefonico. Con la conseguenza che tutti i valori tecnici sono stati automaticamente inseriti nella procedura di installazione semplificata.
Ma sul punto è più opportuno documentarti su qualche blog che tratta di pura tecnologia, dove certamente troverete delle guide tecniche, prove e recensioni dei vari modelli. Qui parliamo pur sempre di diritto! 🙂